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Comunicato Stampa
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Il GS Lamone manda in archivio un'edizione, la n. 39,
della Maratona con una grande partecipazione (717
iscritti, 650 partenti nella 42 km, 2600 in totale
considerando anche le altre manifestazioni ad essa
collegate) e un buon livello tecnico, non penalizzato dalle
fortissime raffiche di vento.
Un podio tutto marocchino, non ha
privato degli applausi scroscianti all’arrivo di Daniele
Caimmi, ottavo di sempre in Italia con il 2.08’59” di
Milano. Lo iesino non ha mollato i garretti di Jaouad Zain,
Tarik Marhnaoui e Mohamed Hajjy sino a metà tragitto.
Ma la sua cilindrata, a distanza di 5 anni dall’ultima
apparizione, non è ancora al top, perché sta preparando il
“canto del cigno” alla “Maratona Internazionale di Ravenna”
e non voleva accelerare i tempi, così ha lasciato giocarsi
il premio del tv al 21° km ai 3 magrebini, che sono
transitati nello stesso tempo di 1.11’01”. Hajjy si stacca
al 25° e Tarik a Bagnacavallo (30° km), mentre Jaouad
Zain sfida imperterrito il vento e continua sino a
Piazza Farini, che riconquista a distanza di 2 anni, col
tempo di 2.22’42”, che gli regala un margine di 1’02”
su Marhnaoui, di 1’17” su Hajjy, di 3’23” su Caimmi, e
10’02” sull’altro marocchino Mohamed Errami (a 10’02”).
La lotta fra i centisti in odore di Mondiali vede
prevalere Calcaterra (2.39’42”) sul brisighellese
Serasini (ad 10”), ormai a pieno regime, ed Armuzzi (ad
1’33”), mentre tra i locali si sono distinti anche
Benerecetti (10° in 2.42’12”), davanti a Bernabei per soli
2” e Donatini, 15° in 2.46’15”. Ancora primo russiano
Rusticali in 2.54’07”.
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Jaouad Zain (Pett. 4) |
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Silvia Tamburi (pett. 14) |
La prova femminile ha vissuto invece sul dualismo tra
Monica Carlin e la debuttante Silvia Tamburi, ma solo
per metà tragitto (1.28’05” per la perugina, con un
vantaggio di 43”), perché la trentina ha accusato problemi
intestinali, che l’hanno costretta al ritiro. La 34enne
dell’Avis Perugia invece ha continuato nell’azione,
sperando, come è accaduto, che la famigerata crisi del 35°
km non si palesasse. Così ha potuto godersi l’alloro
all’esordio, in 2.56’, come accadde nel 2009 alla
concittadina Minciarelli,seguita dalla polacca di stanza
in Piemonte, Kuzminska, e dalla corregionale Poesini
di 6’46” e 10’38”, poi ha chiuso l’ultramaratoneta Sanna a
12’59”. La lotta per la leadership romagnola ha visto
prevalere la cesenate Rita Gabellini in
3.16’48”, ai danni della Marzocchi, per soli 26”. Ha
concluso la sua fatica anche Mauro Tomasi, spingendo la
carrozzina, con un solo braccio.
In 160 si sono presentati alla 22esima edizione del circuito
cittadino di 5000 metri. Terzo sigillo per il
roncofreddese Alberto Della Pasqua in 15’25”, buon
viatico per gli Europei di duathlon tra 5 giorni, ai danni
di Abderrazak Haoul, a 40”, e di Davide Tirelli, a 47”, il
quale ha primeggiato fra gli over 45, al pari di Orlando
Bacchilega (18’30”) tra gli over 55, e di Giancarlo Raggi
(21’25”) tra gli over 70.
In campo femminile si conferma Elena Borghesi, in
18’17”, a scapito della Giorgia Marchini, per 13” e della
Nicole Malpezzi, per 44”.
Un applauso è stato infine tributato alla Leila Bourguiba,
tunisina di nascita, in ricordo dell’attentato al Museo del
Bardo.
Danny Frisoni
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Alberto Della Pasqua (pett. 1116) |
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Elena Borghesi Pett. (1117) |
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Leila Bourguiba (pett. 1099) |
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439
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