Il grecale “forza 10”, l’Atletica Casone Noceto, capitanata
da Oscar Chelimo, e la giovane Sara Nestola sono stati i
protagonisti principali del decennale del “Gran Premio Città
di Misano”, che difficilmente sarà dimenticato.
In ordine cronologico una giornata fredda e ventosa, ma
graziata dalla pioggia, ha accolto gli 800 agonisti (156
erano donne) che hanno dato vita ad diecimila velocissimo
all’interno del Misano World Circuit Marco Simoncelli, gara
Nazionale, certificata dai misuratori Fidal.
Il 20enne ugandese, che vive parte dell’anno in Toscana, non
si è fatto condizionare dal clima rigido ed è partito lancia
in resta allo sparo dello starter, avvenuto dopo un
minuto di raccoglimento per le vittime ucraine e dovute
all’invasione da parte della Russia, con tanto di striscione
affisso dagli organizzatori di Team Misano, in solidarietà
verso il campione in carica Vasyl Matviychuk (anche
recordman in 29’24”), che non è potuto essere presente,
perché scosso dagli ultimi avvenimenti.
Chelimo ha subito schiacciato sull’acceleratore
posizionando il cruise control a 2’50”, per cercare di
migliorare il record e l’unico che si è azzardato a seguirlo
verso le curve Rio, Quercia, Tramonto e Carro, è stato
l’islandese Hlynur Andresson, che al primo passaggio era
staccato di soli 9”, poi però ha pagato dazio. Allora dal
secondo giro altri 2 compagni della Casone si sono
incaricati di guidare l’inseguimento, Italo Quazzola e
Francesco Carrera, ma senza esito, perché il fratello di
Jacob Kiplimo ha mantenuto il vantaggio sfrecciando sul
traguardo in 29’01”, nuovo limite al “Simoncelli”, ma
altri 6 scenderanno sotto il muro della mezz’ora, a
cominciare da Quazzola (29’21”), Carrera (29’24”, p.b.),
l’ottimo Andresson (29’37”), il giovane azzurro Luca Alfieri
(29’38”, p.b.), Nadir Cavagna (29’54”), Najibe Salami
(30’08”), Nfamara Njie (30’16”, p.b.), Riccardo Brighi
(30’17”, p.b.) e decimo Michele Fontana (30’17”).
Primo romagnolo, Luca Facchinetti (31’23”), attuale
responsabile tecnico del settore giovanili azzurro di
triathlon.
La prova clou degli Open Games, voluti dalla proprietà
dell’Autodromo, e gestita dal direttore Andrea Albani (che
ha anche corso), ha visto un cambio generazionale in campo
femminile, dove a prevalere a suon di personale è stata la
ventunenne Sara Nestola (Corradini Excelsior Rubiera). La
Campionessa Italiana Promesse in mezza maratona, seguita da
Stefano Baldini, presente al circuito per sostenerla, è
sfrecciata sul traguardo dopo 35’03”, anche lei conducendo
dalle prime fasi, ma forse a stupire maggiormente è stata la
24enne marchigiana, debuttante sulla distanza, Elena
Casarotta, che in 35’11”, ha addirittura preceduto Martina
Facciani (35’36”), Silvia Tamburi (36’06”) e la 23enne
ferrarese Caterina Mangolini (37’01”). Da menzionare infine
la riccionese Sara Crociani (La Fratellanza 1874 Modena),
secondo anno Allieva, capace di chiudere in 38’32”,
collocandosi in 14esima poltrona.
27/02/2022
Ufficio Stampa
Danny frisoni
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