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Argomento : Al km.10 - maratona del Lamone

Tempus fugit

Postato il
08/04/2013
ora 00:59:26

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Cronaca da spettatore !!! Bloccato oramai da due mesi, l'unico modo per partecipare a questa maratona, alla quale mi stavo preparando da tempo, era come volontario alla regolazione del traffico... mi ero reso disponibile a dare una mano in qualche modo all'organizzazione della gara, e così eccomi dislocato prima a S.Michele, poi all'intersezione con la San Vitale. Arrivo alle nove sul posto e mi infilo subito la pettorina arancione da volontario, in dotazione ho pure una bandierina rossa... Presso il punto di ristoro subito faccio conoscenza con un plurimaratoneta russiano, presente anche lui come volontario. Ci troviamo al km 10 e gli atleti sono appena partiti e quindi si calcola di avere ancora una mezz'oretta per scambiare due chiacchiere e poi sistemarci.Il maratoneta volontario mi racconta delle sue esperienze tra New York, Berlino, Londra e Parigi e mi sento un pigmeo al suo cospetto... ma è molto simpatico e mi dà alcune dritte su come mi dovrò regolare al passaggio dei corridori. Le cose da fare sono semplici ma per me è la prima volta e sono comunque emozionato...intanto l'amico mi dice subito che l'anno scorso la maratona capitò in un bel giorno di sole e quindi il traffico sulle strade fu molto sostenuto (con la gente diretta verso i lidi). Quindi blocchi e rallentamenti furono per gli automobilisti un disturbo oltremodo intollerabile e improperi ed insulti all'indirizzo dei volontari addetti alla regolazione del traffico si sprecarono. Essendo "giovane" mi viene chiesto di spostarmi sulla zona "calda", sulla San Vitale. Così vado e conosco un "volontario" professionista di Lugo, addetto alla sicurezza. Anche lui mi parla di qualche difficoltà a fare rallentare il flusso del traffico...però al momento si mostra preoccupato perchè a pochi minuti dal previsto passaggio dei primi corridori ancora non si vedono i vigili urbani, gli unici veramente autorizzati alla regolazione del traffico automobilistico sulla provinciale. Di lì a poco ecco comunque sopraggiungere due vigilesse, piuttosto trafelate. Sono infatti in sostituzione temporanea dei colleghi bloccati altrove. Subito chiedono informazioni sulla corsa, sul numero dei partecipanti e finalmente si sistemano sulla strada pronte ad esercitare il controllo. Sono loro a dirmi esattamente che cosa devo fare, all'intersezione dovrò fare rallentare le macchine che giungono in direzione opposta al flusso dei partecipanti, prima dell'immissione sulla San Vitale. E finalmente giunge la testa della gara, con la motocicletta che precede il primo gruppo! Sono i tre velocissimi marocchini tra cui il vincitore della edizione dello scorso anno El Barouki. Come lepri si involano verso il cavalcavia all'orizzonte... di lì a 400 metri insegue un duetto dove mi pare di riconoscere Lucchese (che avevo conosciuto a un trail a Casola a gennaio), e quindi dopo poche falcate il bravissimo Zanini, ultimamente stravincente. Siamo intorno ai 30 minuti dalla partenza. A breve arrivano gruppi sempre più nutriti di corridori. Intanto entro i primi quindici-venti si nota l'inossidabile Gorini! Che mito quell'uomo di ferro... Io da volontario spettatore cerco di svolgere il compito assegnatomi, quindi faccio qualche segno alle macchine che giungono in senso opposto. Alla fine a parte qualche strombazzata gli automobilisti si riveleranno disciplinati ed attenti... unico appunto da muovere ad un gruppo dei soliti ciclisti, che vanno ad impegnare tutta la sede stradale mentre si sta avvicinando un nuovo flusso di maratoneti (unica occasione in cui mi tocca di dire qualcosa, e almeno vengo ascoltato). Finalmente noto il passaggio dei pacemaker con i loro palloncini bianchi, seguiti da alcuni corridori. Arriva poi il momento di studiare la varia umanità corrente... il campionario è veramente interessante e l'osservazione mi aiuta a prendere con filosofia la mia mancata partecipazione. "Tutto scorre", la vita, la corsa ti passa davanti agli occhi, sei solo spettatore e vorresti immergerti, tuffarti in quel flusso, farti trascinare, portarti via ...ma se non sto attento qualche macchina anche se lenta può arrivarmi sui piedi. Siamo solo al km 10 e molte facce sono già segnate dalla fatica, ma nessuno ancora può permettersi di mollare, il cammino è appena iniziato, la grinta sul volto ce l'hanno tutti, chi più chi meno. Alcuni personaggi mi rimangono impressi per varie ragioni: la ragazza tutta tirata che corre in gonnellina e occhiali griffati, l'anziano con basco, magliona della salute e bragoni bianchi,la bellissima coppia di cinquantenni di Terni, distinti, eleganti e simpatici...E poi tanti attempati signori e signore, tutti seri ed impegnatissimi. Ci sono anche alcune conoscenze ed addirittura, sorpresa delle sorprese, una collega di lavoro podista che non mi aveva assolutamente detto che avrebbe partecipato a questa corsa! Vedendomi mi urla che ci sta provando, brava, spero che la sua corsa proceda senza intoppi (e in ufficio le farò i miei complimenti). Ecco, qui la rabbia di non essere in gara torna a fare capolino, lei è qui che corre, e io sono qui che guardo correre lei e gli altri... Intanto si sono fatte le 10 e mezza circa, e tutti, vigili e volontari, si attende il passaggio degli ultimi concorrenti. Finalmente chiudono la gara due anziani signori, alti ed atletici entrambi, che addirittura chiedono scusa se noi tutti li si attendeva... ma complimenti anche a loro ovviamente! Così viene il momento di "disfare" la postazione, vigili e volontari me compreso ce ne andiamo via tutti. Oltre alla delusione di non avere partecipato resta comunque il senso di una esperienza nuova, all'interno dello svolgersi vivo di una importante maratona della mia regione. E che voglia di correre che mi è montata dentro! Verrà spero anche il mio momento ... Arrivederci prima o poi sulle strade della Romagna. Tempus fugit 

Federri

Postato il
08/04/2013
ora 09:06:51

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E bravo Tempus! Era un bel po' che non ti si leggeva, preoccupati? Complimenti per la tua passione, dentro o ai margini della corsa. Comunque presente, e cronista. Anch'io mi stavo preparando per Russi. Ai diecimila pero', non certo alla maratona. Poi ho un po' subito, e anch'io sono praticamente fermo. Spero niente di grave da parte tua. Ad ogni modo, dopo un'estate di riposo, ci rifaremo sicuramente il prossimo autunno. Ma tu, intanto, continua a fare cronaca!

Panta Rei

Postato il
08/04/2013
ora 13:42:27

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....sono tornato a Russi, mi piace 'sto paese, anzi mi piace correre per le strade di romagna, è formativo! Splendide le immense pianure, suggestivi i rari rialzi posti a scavalcare ora fiumi ora canali. Queste strade mi hanno insegnato la pazienza e il sacrificio perchè una Maratona è attesa, si devono dosare le forze, studiare il proprio assetto fare in modo che la propria linea non offenda il panorama, ci si deve confondere con esso! Solo così io riesco a vedermi dopo che varcata quella soglia invisibile posta intorno al 35esimo chilometro entro in una dimensione diversa, una dimesione parallela; lì i pensieri galleggiano in un mare bianco, lattiginoso. i rumori si stemperano, la vita è scandita unicamente dal respiro, anzi io divento respiro; respiro e cuore, le gambe sono una semplice estensione. In quei chilometri fatti di fatica pura riesco a comprendere appieno "la solitudine del maratoneta" di cui scrive Sillitoe; non ci sono più freni al mio pensiero, ora lo sorprendo a ricordare cose chiuse in stanze profonde della memoria ora a vedere cose che nella loro semplicità sono esempio di perfezione...un filare di piante in boccio dipinte con colori così tenui...che mano meravigliosa può realizzare un simile miracolo; ma c'è anche una lotta in me uno scontro titanico! tra il corpo che si vuole arrendere; vuole fermare questo strazio di muscoli, tendini e la mente che vede oltre e non si vuole fermare, solo di tanto in tanto permette al corpo di riemergere da quel mare bianco, che emana un certo tepore, quasi lo avvolga come un sudario. poi improvvisamente un cartello rosso con sopra una cifra: 40! ecco il corpo si desta si sveglia! i duri allenamenti danno i loro contributo i muscoli si tendono, il respiro diventa un atto consapevole, l'aria sibila nelle orecchie, il mio motore batte forte, io sono velocità non sono più pensiero, i piedi colpiscono l'asfalto e mi restituiscono all'aria, le braccia iniziano ad oscillare, non più paura, non più armonia solo velocità, le prime case, il campanile, ancora più forte, la piazza, il crono, ed ancora una volta per me, una nuova fine per me!!!!gioia infinita.....almeno fino alla prossima e li si ricomincierà la lenta strada per le porte chiuse, e io in cuor mio ....non vedo l'ora...perchè io sono Maratoneta!

Tempus fugit

Postato il
15/04/2013
ora 23:33:53

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Grazie Federri, spero che il giorno del rientro in una gara non sia lontanissimo...Panta rei sei un vero poeta e mistico della corsa, ali ai tuoi piedi. Tempus fugit
Letto n. 62563
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