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Le intolleranze alimentari sono un
problema che a primo impatto potrebbe non interessare, perché
non abbiamo neanche la vaga idea di quello che sono e
soprattutto degli effetti indesiderati che possono far vivere al
nostro organismo, tutto al più se si parla di organismo attivo.
Fino a quando viviamo in un perenne torpore e estranei ai fatti
allora tutto va bene, ma nel momento in cui notiamo che il
nostro organismo non è lo stesso di qualche tempo fa iniziamo a
chiederci il perché. Una prima distinzione sostanziale è da fare
a riguardo di due grosse disfunzioni che condizionano il nostro
organismo : allergie e intolleranze alimentari.
Ai meno attenti,
o a non addetti ai lavori queste due sintomatologie sono
considerate sulla stessa stregua, ma in effetti così non lo è.
In linea generale c'è da fare molta chiarezza sull'argomento in
quando anche per gli addetti ai lavori ci sono discordanze.
Infatti si pensa che "l'allergia è una reazione immediata
dipendente dagli anticorpi IgE". Quindi tutte le reazioni che
del nostro organismo che non si manifestano con la produzione di
anticorpi IgE non sarebbero da considerare allergiche, ma così
non è. Possiamo affermare senza ombra di dubbio che per quanto
concerne le allergie alimentari si verifica
una reazione
istantanea a cibi ingeriti saltuariamente (esempio orticaria
dopo aver mangiato fragole) , mentre per quanto concerne le
intolleranze alimentari si hanno reazioni a cibi consumati
quotidianamente, come grano, latte, pomodoro, e i tempi di
reazione sono lunghi, da qualche ora fino a qualche giorno dopo.
Quindi analizzando le definizioni si può capire come eliminando
(e prima di tutto scoprendo) per un periodo piuttosto lungo
l'alimento che provoca intolleranza , si avrebbe la scomparsa
del sintomo e la guarigione dalla malattia. Considerando però la
complessità e la varietà dei sintomi, anche cronici, e le
malattie che sono collegate al fenomeno dell'intolleranze
alimentari , si capisce come sia fondamentale e importante il
metodo che analizzi e verifichi queste reazioni.
Vediamo quali
sono i sintomi associati alla presenza delle intolleranze
alimentari:
• Sistema nervoso centrale: cefalee, scarsa
concentrazione, depressione, umore variabile, torpore.
•
Genito-urinario: cistiti, irritazioni parti genitali
•
Respiratorio: congestione nasale, rinite, asma, otite, bronchite
ricorrenti
• Pelle: orticaria, eczema, pallore facciale, acne
•
Muscolo scheletrico: dolenzia articolare ricorrente, crampi
muscolari, mialgia
• Gastrointestinale: nausea, meteorismo,
colon irritabile, morno di chron
• Generali: fatica cronica,
attacchi di panico, obesità o anoressia
Per capire meglio il
problema delle intolleranze alimentari e i disturbi che possono
colpire chiunque e pregiudicare la vita quotidiana, è necessario
conoscere le cause e le modalità di reazione dell'organismo. E'
da tener presente come abbiamo già accennato che si parla di
intolleranze alimentari quando non c'è produzione di anticorpi IgE e quando la reazione non è immediata, ma cronica. I disturbi
non sono in diretta relazione all'assunzione, ma possono
verificarsi a distanza di tempo fino a 72ore dopo. Inoltre i
sintomi e le malattie si possono sviluppare a carico di
qualsiasi organo - apparato - sistema. Il meccanismo che scatena
tutto queste reazioni è dato dalla alterata reazione del sistema
immunitario, il quale all'assunzione di alcuni alimenti li
riconosce come dannosi e cerca di reagire.
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Secondo alcuni studi tre sono
le cause dei principali fenomeni delle intolleranze alimentari:
1. teoria della carenze di vitamine e minerali:
2. teoria
dell'assorbimento alterato di macromolecole da parte della
parete intestinale;
3. teoria degli agenti stressanti.
1. Ci
possono essere delle carenze di alcuni minerali fondamentali
nella vita di relazione quali zinco, manganese, selenio e rame
che porterebbero una squilibrio del sistema immunitario. Per
controllare queste carenze è possibile effettuare un
mineralogramma con il quale si riesce a valutare l'effettiva
presenza di calcio nel nostro organismo e che spesso si trova in
eccesso di 10/15 volte rispetto ai valori normali. Tutto ciò
conduce a un accumulo nell' organismo a livello muscolare,
articolare provocando dolori diffusi, insonnia, stanchezza, etc.
Inoltre, altro aspetto fondamentale è il rapporto esistente tra
magnesio/calcio e tra sodio/potassio, tutto ciò porta a
verificare il buon o meno funzionamento di determinate ghiandole
e quindi alla corretta nutrizione da attuare. Il mineralogramma
è anche in grado di verificare la presenza o meno di metalli
tossici (alluminio, cadmio, mercurio, piombo) presenti purtroppo
ormai nell'ambiente quotidiano e che possono dar luogo a ulcera
gastrica, colite , dermatite.
2. La teoria dell'alterato
assorbimento viene da uno studio anglosassone effettuato a
Londra, dove hanno potuto constatare che la parete intestinale
svolga una funzione fondamentale nell'assorbimento dei cibi e
nello stimolo del sistema immunitario. Le pareti intestinali nel
lume intestinale sono protette dalla flora batterica che svolge
diverse funzioni. Da ciò si capisce l'importanza di ripristinare
la nostra flora batterica intestinale, se si pensa alla disbiosi
(alterazione della flora batterica intestinale) si capisce come
è fondamentale avere un'ottima flora batterica intestinale.
Purtroppo le abitudini errate compromettono e danneggiano
l'equilibrio interno portando notevoli disagi alla nostra
salute. Un assunzione non accurata di antibiotici,
antinfiammatori e farmaci steroidei, causano notevoli disturbi
alla flora batterica intestinale creando disturbi, come ulcere,
coliti, e altre malattie in genere.
3. La terza teoria degli
agenti stressanti di Selye (che abbiamo menzionato diverse volte
per la gestione dello stress ) e di Randolph T. , secondo cui il
nostro sistema immunitario è influenzato dalla presenza di vari
tipi di stress. Molti ecologisti parlano di contaminazioni ,
sofisticazioni e adulterazioni dei cibi ed alle mutazioni che
stiamo causando al nostro ambiente. Un esempio colossale è dato
dal mondo dell'agricoltura e da tutti i pesticidi potenzialmente
tossici che si utilizzano tranquillamente, da coloranti e
addensanti utilizzati per dare sapore (almeno pensano) agli
alimenti. Questo elenco di sostanze e veleni utilizzati sono la
causa principale di un mal funzionamento del nostro sistema
immunitario e quindi delle insorgenze delle intolleranze
alimentari. Nonostante il nostro sistema immunitario ha notevoli
potenzialità contro batteri, virus in genere, distruggendoli o
rendendoli inoffensivi, non è più in grado di rispondere
efficacemente ai continui agenti stressanti dati dalle sostanze
chimiche e farmacologiche presenti negli alimenti e
nell'ambiente. Secondo alcuni esperimenti di Selye l'organismo
reagisce sempre allo stesso modo qualunque sia l'agente
stressante, quindi ha ipotizzato tre stadi: fase di allarme
dalle 6 alle 48ore dopo il contatto con l'agente stressante;
fase di adattamento dopo 48ore con presenza dei sintomi; fase di
esaurimento periodo più o meno lungo ove l'organismo è messo a
dura prova.
Tutte e tre le teorie possono far parte della nostra
vita quotidiani di noi sportivi se immaginate che durante una
preparazione fisica/atletica per prendere parte a una maratona
ci alleniamo per diverse ore e in tutte le condizioni
atmosferiche capite benissimo come il nostro organismo potrebbe
incorrere in situazioni quali, carenze di magnesio, potassio e
sodio (1^ teoria); indebolimento del sistema immunitario per via
degli allenamenti stressanti e quindi deficit della flora
batterica intestinale (2^ teoria); e non ultimo lo stress
psicofisico causato dagli allenamenti intensi, aggiunto a una
errata alimentazione (3^ teoria) conduce il nostro organismo ad
essere soggetto a problemi di intolleranze alimentari.
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Effetti e patologie correlate
alle intolleranze alimentari
Il problema ancora irrisolto è
dato dal fatto che le intolleranze alimentari possono provocare
in modo diretto e indiretto alterazioni a carico di diversi
organi /apparato/sistema. Questa prerogativa però cambia da
soggetto a soggetto , dalle caratteristiche o deficit di
qualsiasi organo/apparato/sistema di ognuno di noi.
Probabilmente l'organo bersaglio dipende dalla nostra
predisposizione genetica , o da traumi che subiamo nel corso
della nostra vita. Molte volte i sintomi accessori che avvengono
di solito dopo l'assunzione di un alimento intollerante , come
palpitazioni cardiache (importanti quelle dopo il pasto),
alterazioni del peso, meteorismo, difficoltà digestive, edemi (
a carico degli arti inferiori al mattino), torpore mentale (dopo
i pasti importante), crampi agli arti inferiori (notturni
soprattutto), sono soliti scomparire dopo qualche giorno e senza
terapia. A volte proprio questi sintomi accessori possono
rappresentare la spia della presenza di un'eventuale patologia
che spesso viene definita psicosomatica. Guarire dalle
intolleranze alimentari si può e non è difficile, ma la cosa
difficile è individuare i cibi responsabili del fenomeno. In
linea generale basta eliminare i cibi responsabili per un
periodo variabile da quattro a sei settimane per poter poi
reintrodurre l'alimento e se l'organismo è completamente
disintossicato e non riconoscerà più quegli alimenti ( o quel
alimento) come estranei e dannosi, li accetterà senza problemi.
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Questa è una
prima parte dell'articolo sulle intolleranze alimentari e le
problematiche che ci potrebbero essere per noi sportivi, la
prossima volta parleremo dei metodi diagnostici convenzionali, e
non convenzionali, il trattamento nutrizionale. |
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Buona corsa a tutti!
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