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In questo articolo vorrei ripresentare in maniera più
approfondita un argomento alquanto dibattuto sia in campo medico
(convenzionale e non) e sia in campo sportivo tra la gente di
sport. Forse perché un po’ mi sento principale interessato di
quesla problematica che forse in passato c’era, c’è sempre
stata, ma con l’avvento di nuove metodiche diagnostiche, con la
ricerca scientifica che avanza si è potuto meglio studiare
questo fenomeno che condiziona a volta la nostra vita di
relazione e la nostra pratica sportiva.
Definizione: “Con il termine intolleranze alimentari
si intendono reazioni che avvengono nel nostro organismo
determinate dalla ingestione di alcuni principali alimenti che
provocano una serie di disturbi e disagi a volte difficile da
inquadrare”.
Molti specialisti di settore li definiscono anche “allergie
ritardate” per indicare quella reazione allergica che provoca
nel nostro organismo delle reazioni, le quali non sono
istantanee, ma che avvengono in maniera ritardata nel tempo,
anche qualche giorno dopo.
Ma è opportuno fare una distinzione doverosa tra “Allergie &
Intolleranze” per non creare allarmismi e confusione.
Allergie: I disturbi si manifestano rapidamente,
subito dopo l'ingestione di un particolare alimento ed è quindi
più facile collegarli al cibo ingerito. Le reazioni
dell'organismo oltre ad essere immediate sono, di solito,
violente. L'allergia ha le seguenti caratteristiche:
1. Produce shock anafilattico
e di solito risponde ai tradizionali Test Allergici Cutanei e
quindi, è anche relativamente più facile da individuare. Per
shock anafilattico si intende una sindrome clinica provocata da
esposizione ad un allergene, è la reazione più grave e può, se
non curato, portare alla morte.
2. È molto meno frequente delle
intolleranze alimentari
3. Può portare anche alla morte,
mentre è molto raro che le intolleranze alimentari possano
causare il decesso di una persona.
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Intolleranze: Le intolleranze come abbiamo visto sono
difficile da diagnosticare, poiché i disturbi compaiono dopo un
certo periodo di tempo dal consumo dell'alimento responsabile.
Accade, infatti, che l'organismo mette in atto una serie di
meccanismi compensatori per cui riesce a tollerare una
determinata sostanza fino a quando, superato un certo limite
(che viene definito livello di soglia) si arriva alla
manifestazione del disturbo. Le principali caratteristiche delle
intolleranze possono essere così elencate:
1. Sono individuabili,
spesso, con grande difficoltà.
2. Sono molto frequenti.
3. Sono correlate a disordini del peso
corporeo, sia in eccesso che in difetto.
4. I disturbi legati alle intolleranze
sono diversi da quelli delle allergie
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In linea di massima le intolleranze alimentari più diffuse sono:
• Intolleranze al Lattosio ( o prodotti che contengono latte)
• Intolleranze al Lievito (o prodotti lievitati)
• INTOLLERANZA AL LATTOSIO
( o prodotti contenente latte)
Questa tipologia di intolleranza è forse quella con maggior
diffusione tra il nostro popolo, essa consiste in maniera
dettagliata nella completa o parziale riduzione
dell’assorbimento e digestione di Lattosio da parte
dell’intestino tenue. Tutto ciò avviene per una carenza
dell’Enzima Lattasi. Tutto ciò secondo alcuni studi dipende
anche dalla zona in cui viviamo, dalla nostra popolazione di
migliaia , discendenti che allevavano o meno in tuti giorni, e
quindi dell’utilizzo o meno di Latte nella vita quotidiana.
Quindi possiamo affermare che la riduzione dell’attività di
questo enzima, Lattasi, che digerisce il latte si riduce in
maniera drastica e progressivamente durante lo sviluppo, e in
alcuni casi si completa nei primi mesi di vita e condizionata
geneticamente. E’ ovvio che poi ci possono anche essere delle
problematiche, come coliti, gastriti, morbo di crohn, che
ulteriormente peggiorano questa situazione riguardante
l’assorbimento e digestione del Lattosio.
In linea di massima per questa intolleranza alimentare , come
anche per altre, piccole quantità di lattosio vengono tollerate
senza nessun problema, nel momento in cui si va oltre una
determinata quantità (utilizzo frequente dell’alimento
incriminato) si iniziano ad accusare problemi e sintomi
intestinali e non solo, come diarrea , dolori addominali,
meteorismo, spossatezza e cali energetici. Tutto ciò non fa
altro che portare il soggetto a limitare o eliminare l’alimento
che crea tutte queste problematiche che nella sua composizione
presenta Lattosio.
RIMEDI : La cosa più
sensata è quella di attuare una “dieta a rotazione”, quindi una
rotazione durante l’arco della settimana degli alimenti e
prodotti incriminati, quindi L’esclusione o la rotazione del
latte riguardano anche il burro, i formaggi, i latticini.
Mozzarella e parmigiano o grana, formaggi freschi e stagionati,
yogurt e panna. Biscotti e dolci, fiocchi di mais e altri
cereali o di muesli, Alcuni salumi contengono il latte:
prosciutto cotto, mortadella, salame, wurstel, salsiccia. Per
gli intolleranti al latte è bene tenere presente la distinzione
tra questi insaccati e gli altri che non ne contengono, come
il prosciutto crudo, la bresaola. Il latte “classico”
personalmente lo sostituisco con altre tipologie di bevande,
il latte di riso, il latte di avena, di soia e di mandorle.
Se lo tollerate, anche quello di capra.
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INTOLLERANZA AL FRUMENTO
Dobbiamo anche in questo caso fare una distinzione su "intolleranza
al frumento" e "celiachia". La celiachia (allergia al
glutine) può essere ben diversa da un'intolleranza alimentare al
frumento (che contiene numerosi altri allergeni), e solo
un medico esperto può valutare correttamente il rapporto tra
queste ipersensibilità.
L'intolleranza al frumento: i sintomi
L'intolleranza al frumento (o grano) presenta segni visibili sul
corpo: dermatite o forfora farinacea, a piccoli fiocchi
biancastri; diarrea (causata dal malassorbimento dell'alimento);
cefalee tipo infiammatorio.
Alimenti da evitare?
Gli allergeni del frumento sono presenti in tutto il
chicco; è necessario quindi evitare la farina bianca, la farina
integrale e la crusca, ma anche segale, farro e kamut, un po'
troppo simili al frumento. Inoltre, salvo specifica
indicazione del medico, i prodotti pensati per chi soffre di
celiachia, studiati quindi per chi è allergico al glutine, non
sono indicati per chi è intollerante al frumento in
genere, cioè ad altri elementi dei cereali.
Quale dieta attuare?
Si può benissimo degustare un buon piatto con cereali
diversificati rispetto ai classici maggiormente utilizzati nella
nostra dieta . Quindi si possono benissimo lasciare da parte
frumento, segale, farro e kamut nei giorni in cui si necessita
di disintossicare il nostro organismo e possiamo tranquillamente
degustare pasta preparata con diverse farine, grani e farine di
orzo, riso, mais, grano saraceno, avena, miglio, quinoa.
Sicuramente con tante scelte che abbiamo a disposizione possiamo
serenamente degustare dei primi piatti senza nessun problema,
deliziando il nostro palato e eliminando quei fastidi classici
che ci possono apportare alimenti contenenti frumento.
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INTOLLERANZA AL LIEVITO ( o prodotti
lievitati)
Chi non hai percepito un gonfiore addominale nell’assumere
una birra o nel mangiare una bella pizza il sabato sera?
Sicuramente il Lievito è una di quelle sostanze che crea dei
disturbi quasi immediati al nostro intestino, gonfiore non solo
nella parete addominale, ma a volte anche un volto più tondo e
“gonfio” come se avessimo dormito a lungo. Nell’intolleranza al
Lievito si può parlare sia di lievito di birra che di lievito
chimico, è importante comunque eliminare tutti i prodotti
fermentati in qualche modo. Come tutte le tipologie di
Intolleranze è opportuno avere cura di leggere le etichette
dei prodotti, soprattutto quelli da forno che, in questo caso,
sono da considerare proibitivi. Personalmente utilizzo nella mia
alimentazione prodotti che contengono e prodocono la
lievitazione del pane con “impasto madre” (o lievito madre) che
a quanto pare non crea disagi all’organismo, mentre prodotti da
forno che contengono il lievito di birra abitudinariamente
utilizzato nella preparazione, l’organismo lo tollera poco.
PRODOTTI DA ELIMINARE:
• pane, cracker, fette biscottate e biscotti, grissini,
dolci, pasticceria e panificazione in generale.
• dado da minestra, anche quelli vegetali contengono
lievito,
• Da escludere anche le salse fermentate come quella di soia,
il miso, il tamari;
• l’aceto di tutti i tipi, gli integratori alimentari contenenti
lievito, integratori di vitamina B, che sono estratte da
lievito.
• formaggi, lo yogurt, le bevande fermentate come la birra,
il vino, gli alcolici, e il te (attenzione il te non va
bene, solo quello verde, gli infusi e il karkadè).
PRODOTTI SOSTITUTIVI:
Ci possono essere degli alimenti che vengono preparati con
“lievito madre” o senza lievito, che è possibile introdurre
nella propria alimentazione “senza lievito”:
• pane azzimo, fette Wasa, piadine, pane sardo
• Per la prima colazione esistono le gallette di riso, di farro
e di kamut
• Usare i cereali in fiocchi, come i corn-flakes, quelli di
avena
• Esistono in commercio delle sfogliate con riso, mais, soia.
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UTILITA’ DEL TEST INTOLLERANZE e DIETA
per lo sportivo
Da questa premessa fatta su alcune delle tante intolleranze
alimentari che si possono trovare nel nostro organismo,
arriviamo all’utilità di effettuare dei Test Convenzionali (e
non) per scoprire quali possono essere gli alimenti che il
nostro organismo non tollera. Tutto ciò non farà altro che
migliorare il funzionamento del nostro organismo, sia durante la
vita quotidiana e sia durante la nostra attività fisica. I
centri specializzati nello svolgimento di questi Test
Intolleranza non sono tantissimi, o per lo meno quelli che
possono fornire un servizio veramente professionale e
qualificato per darvi notizie importanti sulla salute del vostro
organismo. C’è un l'Istituto di Medicina Biologica dove è
stato approntato l'utilizzo di test genetici che possono
dare risposte significative in molte situazioni. In particolare,
sono in grado di definire la presenza o una predisposizione alle
intolleranze al lattosio e glutine ( e non solo) studiando la
composizione genetica. Ciò permette di definire un comportamento
alimentare e uno stile di vita adeguato e personalizzato
nell'ottica di una medicina curativa ed anche preventiva.
Abbiamo avuto modo in altre situazione di parlare del Alca
Test, personalmente effettuato per scoprire alcune
Intolleranze Alimentari, mediante un prelievo di sangue. I
risultati ottenuti sono sorprendenti e molto completi e utili
per capire cosa ingerire e le quantità giuste da ingerire per
far funzionare al meglio organismo. Per chi come noi
sportivi deve far funzionare l’organismo al massimo delle
proprie potenzialità è auspicabile e consigliabile svolgere
questi test per ottenere notevoli miglioramenti, soprattutto se
avete anche necessità di perdere qualche kg di troppo e non ci
riuscite nonostante la vostra attività fisica e corretta
alimentazione. A volte ci possono essere casi in cui qualche
alimento che ingerito non viene ben tollerato dal vostro
organismo e creare disagi a livello di peso corporeo.
Oltre all’analisi e quindi alla diagnosi di una eventuale
Intolleranza alimentare, si necessita successivamente di
apportare le dovute modifiche della propria alimentazione. La
strategia alimentare maggiormente utilizzata è sicuramente
quella di “far ruotare gli alimenti indicati come intolleranti
per il nostro organismo”. Quindi si cerca di predisporre un
programma alimentare che elimini e introduca determinati
alimenti per capire come reagisce organismo. Personalmente ormai
sono consapevole di quello che posso o non posso mangiare , e
nei periodi di preparazione, cerco di eliminare dalla mia
alimentazione, tutto quello che è stato diagnostica
“intollerante” per il mio organismo. Quindi ideale sarebbe
eliminare e introdurre questi alimenti a periodi cadenzati e
programmati, prendendo appunti sulla condizione fisica in
generale. Oltre a ciò, al tempo stesso c’è un aspetto
“psicosomatico” che non tutti prendono in considerazione, ma che
personalmente credo molto sul fatto che l’assunzione di un
determinato alimento può portare o meno a una reazione negativa
o positiva, se la nostra mente attiva o meno questo meccanismo
di “intolleranza”. Quindi il mio consiglio è :
• Fate un Alca Test per le intolleranze alimentari
• Analizzate la lista di alimenti risultati intolleranti
• Alternate periodi di assunzione ed eliminazione ( o
limitazioni) di questi alimenti
• Non siate però succubi della vostra stessa “intolleranza”
Tutto ciò vi porterà a vivere meglio la vostra intolleranza
alimentare e vi permetterà di correre al massimo delle vostre
potenzialità, senza per questo compromettere il vostro piacere
di degustare una pizza con gli amici, un dolce al cioccolato. |
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Buona corsa a tutti!
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