Praticamente cosa accade quando mangiamo un alimento ad alto
indice glicemico?
La
glicemia (concentrazione di glucosio nel sangue), aumenta
rapidamente, tutto ciò porta il nostro organismo ad aumentare la
produzione di Insulina (ormone prodotto dal pancreas che regola
l’ingresso degli zuccheri nel sangue), che non fa altro che
velocizzare l’ingresso del glucosio, oltre che nel muscolo,
anche nel tessuto adiposo dove si converte e si accumula in
grasso. Non è così semplice controllare la risposta ormonale del
nostro organismo, non è importante solo tener presente il valore
dell’Indice Glicemico in generale, ma è opportuno tener presente
altre variabili. La tabella
aggiornata degli indici glicemici presenta una novità :
l'introduzione della variabilità dell'indice
glicemico, quindi l’indice glicemico cambia a seconda:
-
Della
varietà dell'alimento;
-
Del
grado di maturazione;
-
Della
cottura degli ingredienti e della preparazione,
se la pasta è cotta al dente ha un indice glicemico più
basso, se è scotta ha un indice glicemico più alto;
-
Della
presenza di grassi, vi sembrerà strano ma mangiare un
gelato alla frutta fa più “male” che mangiare un gelato al
cioccolato, o creme in genere, proprio per la presenza di
maggiori grassi nei gelati alle creme, e maggiori zuccheri
in quelli alla frutta;
-
Dalla
presenza di proteine, come ha evidenziato Barry Sears
autore della Dieta a Zona (newsletter
04 06 07 Corsa e dieta a zona),
la presenza delle proteine e grassi in ogni pasto permette
di limitare i danni causati dall’assunzione di carboidrati
semplici o complessi in risposta alla produzione di
Insulina;
-
Dal
carico glicemico,
rapporto
finale tra
indice glicemico
e la
quantità di carboidrati
ingerita, cioè significa che non è importante solo l’indice
glicemico per il rilascio di Insulina (ormone regolatore
prodotto dal pancreas), ma anche la quantità di alimento che
ingeriamo, se ad esempio mangiamo tanta pasta integrale ,
che ha un indice glicemico più basso della pasta di grano
duro per la presenza delle fibre, comunque la risposta
ormonale del nostro organismo è ugualmente dannosa;
-
Della presenza delle fibre, la verdura (non tutta,
come barbabietole), la frutta (ma non tutta, come le
banane), hanno un indice glicemico basso proprio per la
presenza delle fibre che rallentano l’assorbimento dei
carboidrati, da qui la buona utilità nel cucinare la pasta
con la verdura.
In allegato Valore Indici Glicemici di alcuni alimenti
(
tabella
indici in PDF
)
Riepilogando, quindi dal punto di vista del controllo
dell’Insulina nel rispetto della nostra salute e nel
miglioramento delle nostre performance, è opportuno tener
presente :
◊ Indice Glicemico
la
velocità con cui aumenta la glicemia (e cioè la
concentrazione di glucosio nel sangue) in seguito all'assunzione
di quell'alimento;
◊ Carico Glicemico, cioè la quantità di carboidrati
(alimenti) ingeriti , più l’indice glicemico dell’alimento
stesso.
Allora,come bisogna comportarsi nei giorni prima della Maratona
dal punto di vista alimentare?
Adesso dopo
numerose ricerche e sperimentazioni, la strada sembra più
chiara, in passato, sia in sport di resistenza (come il
podismo), ma anche in sport di potenza e definizione muscolare
(Body Building) veniva utilizzata la “Dieta Scarico & Carico”
in maniera rigida. Consisteva in uno scarico completo di
Carboidrati dal lunedì, martedì e mercoledì, prediligendo fonti
proteiche e aumentando i carichi di allenamento, per farsi che
il corpo si depauperava del glicogeno muscolare. Dopo questi 3
giorni di scarico di carboidrati si passava dal giovedì alla
domenica, giorno della gara, ad effettuare un carico dei
carboidrati pensando di
“aumentare le riserve di glicogeno muscolare”. Tutto
sommato un aumento del glicogeno muscolare si verificava, ma i
problemi a livello renale e di eliminazione di scorte azotate
(eccesso proteine) erano devastanti. Non solo, c’erano anche
problematiche psicologiche nel non mangiare carboidrati per 3
giorni e aumentando l’intensità degli allenamenti.
Adesso qual è la “formula vincente” per fare il carico di
glicogeno?
Si è visto
che basta effettuare un piccolo e restrittivo scarico di
carboidrati il mercoledì, prediligendo fonti proteiche, e pochi
carboidrati a basso indice glicemico (verdura, frutta). Dal
Giovedì alla mattina della Domenica (colazione pre-gara),
aumentare (senza esagerare ) l’assunzione di carboidrati a basso
indice glicemico, senza tralasciare l’assunzione di proteine
nobili e grassi monoinsaturi e omega3 (acidi grassi polinsaturi
importanti dal punto di vista cardiovascolare. Un esempio di
giornata tipo potrebbe essere la seguente:

Utilizzando
queste regole di “dieta scarico & carico” limitato, senza
esagerare nell’assunzione di carboidrati ad alto indice
glicemico (pasta grano duro, pane bianco, pizza) , ci permetterà
di arrivare carichi di glicogeno nei muscoli e nel fegato, senza
accusare quella stanchezza e spossatezza che ci arriva
dall’assunzione di carboidrati ad alto indice glicemico che
porta a iperglicemia
con conseguente ipoglicemia
reattiva causata da abbassamento della glicemia.
E’ da tener
presente che le regole sono le stesse, sia per l’amatore che
corre la Maratona nelle 4h e sia per chi la corre nelle 3h,
perché la miscela che servirà durante la gara sarà sempre un mix
di grassi e zuccheri. Quello che può ulteriormente creare una
differenziazione è la capacità del podista di controllare il
ritmo iniziale per consumare più grassi possibili (quindi
intensità di corsa),
quello della tecnica di corsa
e quindi di avere una corsa dispendiosa, o economica, e
l’atteggiamento mentale pre-gara.
Un soggetto nervoso con ansia da prestazione si giocherà molto
del suo glicogeno già prima della partenza. Quindi calma e
pazienza.
Il
consiglio finale è
quello di provare l’alimentazione, e quindi la “dieta scarico &
carico” nelle settimane (dal mercoledì precedente ) che correte
il Lungo Specifico, in modo tale da provare gli alimenti e
capire come vi sentite prima del lungo (se carichi o scarichi),
se c’è qualche alimento che non tollerate e che dovreste
eliminare.
Insomma la
regola è: “vietato sperimentare nei giorni prima della
gara”. |